Serie C
Pagamenti a singhiozzo, Siracusa in ansia: possibile -2 anziché -4
Il presidente Ricci dovrebbe rientrare oggi e chiarire la situazione. Tifosi delusi
Eppur qualcosa si muove. Silenziosamente. Perché dopo la burrasca di mercoledì e la notizia circolata e confermata anche da fonti vicine alla società sul mancato versamento degli stipendi del Siracusa alla scadenza prevista, sembrerebbe che possa esistere la speranza di poter incorrere solo in un -2 anziché -4. Tutta una questione tecnica, di valute e movimenti bancari da e per l’estero difficili da decifrare ma la cui sostanza potrebbe anche significare che il Siracusa andrebbe incontro al minimo della penalizzazione anziché il massimo previsto dal ritardato versamento di stipendi e contributi.
Ma si attendono, come sempre, comunicazioni ufficiali da parte della società visto che il presidente Alessandro Ricci, ancora irrintracciabile da ieri, potrebbe far rientro oggi e spiegare il tutto - giusto per fare chiarezza - da ammorbidire una piazza che mercoledì mattina è esplosa come chi si sente ferito, tradito o illuso.
Mentre la squadra si concentra sul campo per preparare il derby di domenica sera contro il Trapani, incontro che chiuderà il girone d’andata, la società dunque vive ore di forte tensione per questioni extracalcistiche. La circostanza che viene fatta valere a difesa del club è il possibile ritardo dovuto a trasferimenti di fondi dall’estero: se il Siracusa riuscisse a dimostrare di aver disposto il pagamento degli stipendi con valuta al 16 dicembre e di aver poi versato i contributi successivamente, andrebbe incontro a uno scenario differente. Anche se rimane un dato assodato o meglio, un interrogativo che la tifoseria si è posta negli ultimi giorni: “Perché si è dovuti arrivare al giorno X?”. O ancora: “Ma siamo sicuri che poi per il futuro il Siracusa sarà garantito visto che a febbraio si presenterà nuova e inderogabile scadenza?”. E infine: “Ma con questo sentore, si riuscirà a fare mercato o anzi molti calciatori chiederanno di andare via non sentendosi più tutelati economicamente?”. Si tratta, al momento, di ipotesi che richiedono però riscontri documentali e una valutazione formale degli organi competenti.
Il condizionale è dunque doveroso. Nessuna comunicazione ufficiale è stata ancora resa pubblica dalla società né dagli organismi federali: i tifosi restano in attesa di chiarimenti e la tensione si percepisce intorno al club. Lo spettro di una penalizzazione, che inciderebbe sul morale della squadra e sulla posizione in classifica, alimenta ad oggi ancora preoccupazioni non solo per il presente ma anche per la programmazione futura.