Il caso
Bloccato in Iran con la figlia di 4 anni, parla il siciliano Andrea Papale: «Mia moglie è scappata coi documenti»
Da 21 giorni è nella repubblica islamica per vedere la bambina. La moglie, iraniana, nel frattempo è andata a Londra col passaporto della piccola. «Chiedo allo Stato Italiano di aiutarci: mia figlia ha il diritto sacrosanto di tornare in Italia e di essere protetta» il suo appello. La Farnesina: «L'Ambasciata segue il caso da novembre 2023»
Un padre e una figlia, italiani, bloccati in Iran perché la madre, iraniana, è scomparsa con i documenti della piccola. Senza passaporto è impossibile per i due lasciare il Paese che si affaccia sul Golfo Persico. Una storia che pare la sceneggiatura grottesca di un film, ma invece è realtà.
Per quanto assurda: Andrea Papale di Caltagirone è bloccato in un paesino vicino Teheran con la figlia Flora, 4 anni. La vicenda è stata resa nota dagli avvocati Vincenzo Randazzo e Valter Biscotti che parlano di «emergenza consolare».
Il padre è disperato: «Sono in Iran da 21 giorni, sono venuto qui a trovare mia figlia come regolarmente faccio da quando è stata avviata la separazione con la madre, che ha portato la bambina qui in Iran due anni fa regolarmente. Dieci giorni fa la madre è scomparsa, le autorità italiane e consolari mi hanno aiutato a rintracciare la madre che è a Londra nella nostra vecchia casa e starà lì ancora per due settimane. La famiglia di mia moglie – racconta – ha trattenuto i documenti di mia figlia, quindi non ho nessun passaporto né italiano né britannico e le autorità consolari italiane non vogliono rilasciarmi un documento di viaggio per mia figlia perché la madre telefonicamente non presta il consenso. Chiedo allo Stato Italiano di aiutarci: mia figlia ha il diritto sacrosanto di tornare in Italia e di essere protetta. Qui abbiamo finito i soldi e non abbiamo più dove stare. Non abbiamo accesso a cure mediche. Abbiamo veramente bisogno d'aiuto».
Gli avvocati di Papale hanno presentato un’istanza urgente all’Ambasciata d'Italia a Teheran per ottenere un Documento di Viaggio Provvisorio, necessario per rientrare in Italia e partecipare all’udienza già fissata dal Tribunale di Caltagirone per decidere sull’affidamento.
Secondo la difesa, la mancata emissione dell’ETD metterebbe a rischio il superiore interesse della bambina e impedirebbe al padre di ottemperare a un ordine dell’autorità giudiziaria italiana. L’Ambasciata è ora chiamata a intervenire con urgenza.
Intanto la Farnesina comunica che l’Ambasciata d’Italia a Teheran sta seguendo il caso della minore sin dalla prima segnalazione nel novembre 2023. La madre, temporaneamente assente dal Paese ma raggiunta telefonicamente dalla Sede, ha informato più volte l’Ambasciata d’Italia di non acconsentire all’espatrio della figlia dall’Iran in sua assenza. La minore, cittadina anche britannica e iraniana, risulta essere residente a Teheran con la madre. L’Ambasciata d’Italia sta lavorando per facilitare un’intesa tra i genitori. La prima udienza del ricorso per l’affidamento della minore presso il Tribunale di Caltagirone è prevista per gennaio 2026.
